Semplicemente Pantastika! La nostra Cannabis Contadina

da | Ott 18, 2021 | agricoltura naturale, blog in evidenza, prodotti | 0 commenti

Parliamo un po’ della cannabis, perchè, se è la più antica pianta ad uso non alimentare coltivata dall’uomo, delle ragioni ci saranno: una pianta che tuttora non si può coltivare liberamente poichè uno dei suoi principi attivi è considerato, in Italia e in molti altri paesi del mondo illegale. Eppure questa pianta potrebbe salvare il pianeta, quindi in questo articolo vogliamo raccontarvi alcune delle motivazioni che da decenni animano i movimenti antiproibizionisti: vi presentiamo Pantastika, la nostra CANNABIS LIGHT CONTADINA, e nel farlo vi raccontiamo una parte della storia del nostro paese.

UNA PIANTA SPECIALE 

La Cannabis è una pianta erbacea molto versatile, capace di crescere a latitudini e altitudini molto diverse. I suoi fiori sono a forma di pannocchia, e si differenziano tra femminili e maschili. Ma lasciamo un attimo da parte i fiori e vediamo quali altre sorprese riserva questa pianta. Partiamo dai semi, ricchi di olio e ad alto contenuto proteico, per questo da sempre impiegati nella produzione di cosmetici, di oli industriali e alimentari, di mangimi per animali. Lo stelo invece è costituito da fibre molto resistenti, infatti viene coltivata sin dall’antichità per produrre tessili: con la canapa si facevano corde, tessuti, carta… E’ noto che la canapa è stata usata nella storia letteralmente da tutti i popoli del mediterraneo. 

NON C’E’ UN PIANETA B

La canapa non è inquinante, potrebbe alimentare le economie locali di contadini in moltissimi paesi del mondo e grazie alla sua resistenza permetterebbe di mettere a frutto terreni desertici, ma anche contrastando la desertificazione stessa e contribuendo a salvare il pianeta in tempi di emergenza climatica.

E’ considerata dagli agronomi una pianta di avvicendamento importante per le alte rese per le funzioni rinettanti, capace di dimezzare o eliminare i trattamenti chimici per la disinfestazione del terreno: è ritenuta una pianta strategica per la lotta alla desertificazione

Potrebbe rivoluzionare il mercato farmaceutico, sostituendo sostanze oppiacee che creano una forte dipendenza ma anche permettendo l’autoproduzione e la filiera diretta, favorendo produttori locali invece che grandi aziende farmaceutiche: basta pensare che prima del 1937, quando cominciò il proibizionismo, la canapa era ingrediente di oltre 2000 medicinali.

E’ riconosciuto a livello internazionale il suo potere di alleviare in modo naturale insonnia, ansia, stress, dolori e infiammazioni senza ricorrere ai farmaci: infatti le sono attribuite proprietà antiepilettiche e antispasmodiche; ansiolitiche e antipsicotiche, analgesiche, sedative; antinfiammatorie e antiossidanti. 

Si potrebbe sostituire quasi tutto quello che oggi produciamo tagliando alberi, a partire dalla produzione di carta per cui non sarebbe più necessario tagliare un solo albero, ma si potrebbe usare questa pianta che cresce in fretta e in condizioni variegate. Legalizzando la Canapa si potrebbe sostituire sostanze dannose per il pianeta come il petrolio, la plastica, l’asfalto, la benzina e altri carburanti… 

Potrebbe rappresentare, in tempi in cui la corsa alle energie rinnovabili e alla transizione energetica non è più rimandabile, un combustibile pulito, grazie all’abbondante biomassa della pianta: pensate quanto poco basterebbe a fermare la crisi energetica se sostituissimo radicalmente il nostro modo di sfruttare le risorse del pianeta per produrre energia.

ma queste sono storie di cui non parlano in molti, poichè non convengono ai guadagni delle lobby petrolifere. Probabilmente è proprio grazie alle sue straordinarie proprietà che la Canapa è vittima di una guerra che va avanti da oltre un secolo e che andrebbe fermata. 

MA ALLORA…QUANDO E’ DIVENTATA ILLEGALE?

Agli inizi del ‘900 la Canapa era ancora una pianta largamente tollerata. Pensate che nel ’37 lo stesso Henry Ford progettò e costruì un prototipo di automobile conosciuto appunto come “Ford Cannabis” che oltre a essere quasi interamente costruita in canapa, si alimentava anche con etanolo di Canapa, un combustibile ecologico: non stupisce che furono proprio le industrie produttrici di derivati del petrolio a cominciare a fare pressioni per mettere al bando la canapa, per fare spazio alle fibre sintetiche. Cominciò una vera e propria campagna proibizionista, vi suggeriamo di vedere il documentario “L’Erba Proibita” per approfondire questa storia incredibile, che ha portato, proprio nel 1937, alla prima legge made in USA che inseriva la Cannabis nella lista dei narcotici. Da allora, il dibattito sulle proprietà e i benefici di questa pianta è completamente rimasto schiacciato nella sua etichettatura di “stupefacente”: moltissimi sono gli studi che dimostrano che la cannabis non ha mai ucciso nessuno e che i suoi effetti non hanno nulla a che vedere con quello che comportano altre sostanze. Moltissimi in questi decenni sono stati vittime di politiche proibizioniste insensate, Federico Aldovrandi e Stefano Cucchi sono due tristemente noti esempi nostrani delle conseguenze che questo genere di politiche causano. Non vogliamo però concentrarci in questo articolo sulla battaglia contro il proibizionismo (che, va da sè, supportiamo): ci basta sottolineare che il proibizionismo non ha alcuna base scientifica, nessuna giustificazione storica o morale, nè sul piano legale e costituzionale; somiglia di più ad una ideologia, che trova giustificazione in se stessa piuttosto che nei fatti. 

Ciò che soprattutto vogliamo proporre con quest’articolo è una “mostra dei benefici” di una pianta che potrebbe salvare il pianeta, spiegandovi dunque perchè la coltiviamo e la promuoviamo, ovviamente nella sua forma legale, cioè con una percentuale di THC sotto i limiti consentiti dalla legge e come prodotto tecnico da collezione. 

UN PO’ DI STORIA LOCALE

Ci troviamo infatti in un territorio che coltiva la Canapa da secoli: si hanno testimonianze che risalgono almeno al ‘300. Le condizioni ambientali particolarmente favorevoli hanno fatto si che questa coltivazione avesse grande diffusione nella zona dei colli romani e dei Monti Prenestini, da Labico, a Pisoniano, alla valle dell Aniene… qui si trovavano appezzamenti di terreno a esso dedicati che ancora oggi, in qualche paese, vengono ancora chiamati canapine.. La produzione era quasi esclusivamente familiare, dalla coltivazione, alla trasformazione sino al prodotto finito, che solitamente riguardava oggetti d’uso quotidiano: con la canapa si facevano sacchi, lenzuola, panni per il pane, teli, strofinacci…

Non serve andare molto indietro nel tempo per conoscere direttamente le antiche tradizioni che fanno parte della storia dei nostri territori e della tradizione contadina. Fino agli anni ‘60, i panorami naturali e agronomici dell’Italia erano fortemente connotati dalla coltivazione della canapa: basta pensare che alla fine degli anni quaranta, l’italia contava circa 100mila ettari da Nord a Sud! In italia le regioni principalmente specializzate nella produzione erano la campania e l’emilia per quanto riguarda fibre e filati (in campania si trovano famose corderie italiane), e il piemonte, specializzato sulla produzione di semi. I tessuti italiani erano di ottima qualità perché derivavano da varietà nostrane. Nel dopo guerra, con il boom del cotone e delle fibre, il calo delle richieste da parte degli eserciti (storicamente, uno dei grandi compratori) e con il protezionismo americano, questa coltivazione sparisce quasi del tutto, lasciando il mercato a fibre sintetiche piu a basso costo. Oggi esistono vari Musei dedicati alla Coltivazione della Canapa che ripercorrono la tradizione dalla coltivazione alla mancinuratura, dalla filatura alla tessitura.

La nostra cannabis sativa è coltivata al 100% con metodi naturali, senza l’uso di serre, concimi chimici né pesticidi.

LE TIPOLOGIE CHE PRODUCIAMO

Carmagnola

LA PIANTA: Questa specie cresce nella nostra penisola da moltissimi anni: tradizionalmente, era coltivata a livello familiare e personale. Viene utilizzata principalmente per produrre tessuti cosi come nella bio edilizia (è un prezioso e naturale isolante termico), ma anche per la produzione di infiorescenze di cannabis light e come erba certificata prodotta biologicamente e non. La nostra cannabis sativa è coltivata al 100% con metodi naturali, senza l’uso di serre, concimi chimici né pesticidi, garantendo il 100% della genuinità e della naturalezza della pianta.

CARATTERISTICHE: Si distingue per il fogliame abbondante e compatto, verde brillante, dalle infiorescenze particolarmente profumate, con note resinose, che ricordano il muschio, il pino, l’abete… E’ una selezione ricca di qualità: viene utilizzata per ottenere materiale naturale utilizzabile nei settori dell’edilizia, della cosmesi, dell’alimentazione.

Kompolti

LA PIANTA: Spesso considerata una delle eccellenze rispetto alle infiorescenze outdoor alla sua ottimà e agli livelli elevati di CBD. Questa pianta si adatta ai climi più disparati e si caratterizza per un ampio vigore. La nostra cannabis sativa è coltivata al 100% con metodi naturali, senza l’uso di serre, concimi chimici né pesticidi, garantendo il 100% della genuinità e della naturalezza della pianta.

CARATTERISTICHE: Questa tipologia è adatta in particolare per produrre biomassa, ma vanta anche una buona produzione anche dal punto di vista di semi e infiorescenze. Le infiorescenze sono compatte, di un colore verde scuro che sfuma nel viola. Il sapore è intenso, tendente all’amaro, con note corpose e ben strutturate, persistente sul palato, retrogusto dolciastro.

Tiborszallasi

LA PIANTA: Questa pianta è caratterizzata da un fogliame decisamente folto, che la rende particolarmente adatta a ricavare infiorescenze, non a caso è tra i semi certificati più popolari nel mercato della cannabis legale. Le sue foglie verde scuro, che accompagnano uno stelo di un verde leggermente più chiaro e striato, contano 9 piccole foglie ognuna. Vanta una ottima adattabilità al clima, si può infatti coltivare dalla scandinavia al sud europa… La nostra cannabis sativa è coltivata al 100% con metodi naturali, senza l’uso di serre, concimi chimici né pesticidi, garantendo il 100% della genuinità e della naturalezza della pianta.

CARATTERISTICHE: Questa tipologia è indicata per ottenere fibra, oli, tessuti e infiorescenze di canapa light. E’ di colore acceso, molto profumata grazie ai terpeni, che le danno un tocco fresco.

SUPPORT YOUR LOCAL FARMER #THEREISNOPLANETB #LEGALIZEIT

Dove trovare la nostra Pantastika!

MER & DOM @ ZAGAROLO

GIOVEDI @ MILANO

SABATO @ ROMA

DOMENICA @ ZAGAROLO

1° DOM /mese @ ROMA

Benvenute caprette!

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